Prendo spunto da questo bellissimo libro di Timothy Samara (che non parla di come fare le slide, ma…):

È un libro di graphic design e parla di 20 regole da tenere a mente, volendo anche da violare, ma solo dopo averle capite e facendolo con cognizione di causa. Sono queste (possiedo l’edizione inglese e l’immagine è fotografata dalla mia copia):

Come si vede dalla sovrimpressione in calce è dal 2010 che tengo li questa foto con l’idea di farci qualcosa. Finalmente ho deciso di fare una miniserie su come provare ad applicare ogni regola nell’ambito dei supporti visivi per le presentazioni (spesso le slide). La pubblicazione originale era su paolopelloni.it e qui sono riportate tutte insieme prima però un’importante precisazione.
Le venti regole che seguiranno sono frutto di una mia libera interpretazione e non una mera traslazione di quanto scritto da Timothy. In alcuni casi la regola potrebbe essere solo l’ispirazione per un ragionamento collegato, in altri poi il concetto si applica al parlare in pubblico in genere e non alle sole slide. Insomma, questo fantastico elenco è lo spunto per quel che seguirà.
1. devi avere un concetto
Le 20 regole sono tutte importanti, la prima lo è forse ancora di più!
Astraendola un poco… quando comunichi devi avere qualcosa da dire. Un messaggio, un’idea o un concetto che vuoi trasmettere. Parrebbe scontato, eppure non sempre è così.
Nel merito specifico dei supporti visivi devi valutare se ad esempio una slide contiene un significato. Se non lo ha per quanto bella sarà completamente inutile, nella migliore delle ipotesi. Altrimenti sarà un elemento di distrazione che toglierà attenzione al tuo messaggio della presentazione.
2. comunicare non decorare
Dico sempre “facciamo presentazioni, non moda”.
La forma serve per trasmettere il contenuto, vuoi che il tuo pubblico si ricordi del contenuto, non della forma. O quantomeno non solo della forma.
Usa il design grafico non per abbellire le tue slide, ma per facilitare al tuo pubblico la comprensione del concetto (ricordi la regola 1)?
Ricordati che elementi grafici il cui unico scopo è decorare la tua comunicazione possono diventare delle distrazioni!
3. parla con una voce visuale
Qui la parola chiave è UNA. Avere una voce visuale, significa avere uniformità e continuità grafica. Se i titoli sono in rosso, tutti in rosso. Se le icone rappresentano un’azione, così sia per tutte. Perché è più bello ed elegante? Anche, ma non è il motivo principale. Il vero scopo è quello di agevolare la comprensione dei messaggi da parte del pubblico.
Non appena l’audience ha capito il tuo linguaggio grafico, e se serve aiutali spiegandolo, poi potranno muoversi più velocemente all’interno dei tuoi supporti visivi. In questo modo la loro energia ed il loro tempo sarà speso per recepire i tuoi concetti e non nel capire come sono presentati.

4. usa massimo due font
Spesso una sola famiglia di font (con diverse versioni e pesi) è più che sufficiente per molti degli scopi. Eventualmente aggiungine una seconda (tenendo a mente la regola 3), ma non di più.
Troppi caratteri diversi confondono visivamente e non aggiungono nessun valore, anzi distraggono.
5. mostra una cosa per prima
Non appena compare la tua slide l’attenzione del tuo pubblico dovrebbe andare subito ad una “cosa” per prima. Può essere il titolo, un altro testo o un’immagine. Usa il design grafico perché sia chiaro ed immediato cosa leggere subito!
6. scegli i colori con un perché
Dai colore alle tue slide, fallo con criterio. I colori comunicano e aggiungono significato, se coerenti. Per un pericolo useresti l’azzurro o il rosso? Tonalità brillanti o tenui? Tutto può andare bene se il motivo è valido. Stai solo attento che ci sia contrasto sufficiente per la leggibilità dei tuoi supporti visivi!

7. se puoi farcela con meno, fallo
Less is more viene tradotto non facilmente, letteralmente “meno è più” oppure nella forma più comprensibile “meno è meglio” sebbene venga meno proprio il gioco di parole. In ogni caso il significato è semplice: meno usi meglio è. Cosa? Ci sono molti modi di vederlo per una presentazione: meno messaggi (uno solo principale), meno parole, meno testo, meno esempi. Se ci limitiamo alle slide come in questo caso direi:
- meno concetti (uno solo per slide)
- meno testo (in genere è sempre troppo)
- tutto il resto, solo quello che davvero serve.
L’ultimo punto è quello cruciale. Fare meno non vuol dire eliminare elementi importanti per trasmettere il nostro messaggio, vuol dire solo scartare quelli che sono superflui e che aggiungono poco o nulla alla comunicazione. Ci vuole attenzione, non è facile essere obiettivi in questo caso, rigorosamente bisogna chiedersi: “questo elemento è davvero imprescindibile per la mia comunicazione o l’ho messo solo perché pensavo che più cose ci sono più sono credibile o solo perché ci tengo io a mostrarlo?”
Il motivo di questa regola è ancora una volta l’attenzione del vostro pubblico. È una risorsa limitata, più cose gli mettete davanti, più si diluirà oppure più si distribuirà su di esse con il rischio che sia più difficile che estraggano il vero messaggio che vuoi passare.
8. lo spazio negativo è magico
Ecco una regola che ho ignorato (e senza un valido motivo se non che non sono stato capace di fare di meglio) nell’immagine di questo post. La copertina del libro, il titolo della serie, quello di questo post… tutto compresso e tutto un po’ impastato. Non va molto bene.
Cosa è lo spazio negativo? Potremmo definirlo lo sfondo, la parte vuota… eppure è un vuoto che pesa quasi quanto il pieno. Un albero in una stanza vuota colpisce subito. Se tolgo la stanza e lo lascio nel vuoto dello spazio ecco che l’albero è sempre li ed è chiaramente l’oggetto. Se invece io riempio il vuoto, con un bosco, una strada cittadina affollata, ecco che l’albero si mescola nello sfondo e non si staglia più. Lo stesso vale per i nostri supporti visivi.
Una slide (o una stampa da distribuire) non è una “metratura” da riempire il più possibile, ricordi poi la regola n. 7 meno è meglio? Lo spazio negativo, che può essere bianco o di altro colore, è quello che fa risaltare i contenuti. Sacrificalo e con esso sacrificherai anche il tuo messaggio.
9. tratta il testo come immagine
Questa sembra una regola un po’ più tecnica, e sebbene forse lo sia, tutti possiamo applicarla senza troppa difficoltà. Il testo è un insieme di linee, curve, punti e altri elementi grafici. Ha un colore, uno spessore, una posizione, insomma è grafica tanto quanto una fotografia, un’icona o un diagramma. Come tale va considerato ed integrato con gli altri elementi. Se ho tutti gli elementi grafici eleganti e con colori tenui un font rozzo con un colore acceso potrebbe non comunicare correttamente (a meno che non sia volontariamente così con un perché).
Senza diventare un professionista già il colpo d’occhio ci può dire se il nostro testo è graficamente coerente con l’intero supporto visivo.
10 il testo deve essere amichevole
Questa è molto semplice: leggibilità. Ciò che è leggibile è amico tuo e del tuo messaggio. Ciò che è illeggibile è un tuo nemico e affossa il tuo messaggio.
La leggibilità dipende da dimensione, colore, contrasto, tipo di carattere ed anche cosa c’è scritto ovvero linguaggio, acronimi, ecc…

11 sii universale
Parlare introspettivamente a se stessi e ciò che fanno gli artisti non i comunicatori.
Rivolgiti ad una platea ampia, estendi il tuo messaggio e trasmettilo in modo che possa essere compreso ed apprezzato anche da chi non ha il tuo background culturale, la tua terminologia o la tua esperienza personale. Spiega ciò che per te è scontato, non è detto lo sia per l’audience.
12 comprimi e separa
Il contrasto può essere anche nella distanza che separa gli oggetti (ed il loro raggruppamento). Avvicina o allontana per creare ritmo e soprattutto significato.
13. distribuisci la luce
L’accezione più bella sarebbe “spargi il sapere”, in realtà questa regola si riferisce all’uso della luminosità e del buio (che nelle slide si può ottenere giocando con la luminosità di un colore).
Il contrasto ed il risalto che creano possono aiutare a trasmettere un concetto e soprattutto aggiungono un piano emotivo che coinvolge maggiormente il pubblico. Prova a rubare qualche trucco dalla fotografia o dalla pittura dove l’uso della luce cambia radicalmente l’efficacia di un’immagine.
14. non indugiare
Se vuoi fare una cosa falla. Se vuoi mettere un dato, dagli il giusto risalto, magari l’intero supporto visivo se serve. Se vuoi lasciare uno spazio fra due elementi, fallo in maniera netta. Non indugiare. La determinazione comunicativa crea dei messaggi solidi che vengono percepiti più facilmente e più correttamente dal pubblico.
Se non sei sicuro e lasci le cose in sospeso sarà molto più difficile per l’audience leggere la tua comunicazione visuale e l’insicurezza trasparirà.
15. misura con gli occhi
Qualche anno fa avevo una slide con due aree blu, una sopra ed una sotto. “Quella sopra è più scura” “È lo stesso codice colore” fu la mia risposta. Sbagliata. Era veramente lo stesso colore, ma l’effetto visivo era diverso. Sbagliai io a rispondere (e corressi il colore).
Non conta la matematica, conta quello che il pubblico vede. Questo è vero in molti casi, incluso la centratura verticale degli elementi che spesso non corrisponde a quella percepita dai nostri occhi (invece in quella orizzontale non ci sono problemi).

Usa pure tutte le funzioni automatiche del computer, poi però guarda il risultato con i tuoi occhi e correggi dove necessario.
16. crea ciò che ti serve
Viviamo nell’era del copia e incolla, dell’ampia disponibilità di immagini, grafici e icone.
Eppure quello che serve esattamente a comunicare il tuo messaggio probabilmente non esiste già. Nei limiti del tempo, delle tue capacità (assumi un professionista altrimenti) e del budget cerca di avere gli elementi visivi che vuoi tu.
Le immagini di stock sono spesso fredde e non necessariamente corrispondono a quello che cerchi. A volte è meglio prodursi una foto in casa, anche se meno professionale, che usarne una già pronta. Lo stesso vale per altri elementi grafici!
17. fregatene della moda
Applicare il design ad una presentazione vuol dire comunicare, non decorare.
Se è di moda, ma non facilità la comprensione del tuo messaggio: scartalo!
Se è di moda e facilità la comprensione del tuo messaggio: OK!
Se è senza tempo (e quindi sempre di moda) e facilità la comprensione del tuo messaggio: meglio ancora!
Attento all’effetto wow. Nei primi anni 90 sono arrivati i caratteri gotici, molto wow, ma poco leggibili. Poi è stato il turno dei gradienti. E così via…
18. movimento!
Solo perché le tue slide sono in due dimensioni non vuol dire che debbano essere statiche.
Il movimento cattura l’attenzione, colpisce aree visive del cervello diverse. Non vuol dire usare necessariamente animazioni o video (che comunque vanno bene). Può anche solo voler dire dare una sensazione di movimento, giocando su caratteri, colori o elementi grafici.
19. guarda alla Storia (ma non ripeterla)
La Storia (del design, del presentation design e tanta altra) è una grande fonte di ispirazione, come il lavoro degli altri. Se vedi un modo efficace di esprimere un concetto ricordatelo. Non ripetere banalmente, è assai probabile che l’idea sia valida, ma vada applicata in maniera leggermente diversa nel tuo contesto.

20. no simmetria
La simmetria è noiosa.
La simmetria è statica (regola n. 18).
La simmetria è piatta e difficilmente accende la tua audience.
Se puoi evitala.
Come fare le slide… altre risorse?
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